Vedete, io l'amavo. Era amore a prima vista, a ultima vista, a eterna vista!

martedì 23 dicembre 2014

Natale, un giorno che unisce Scienza e Religione

Ci avviciniamo a grandi passi verso il Santo Natale, un giorno importantissimo che si creda o meno e questa precisazione è doverosa quando si parla di Scienza e del difficile rapporto con la religione.
Limitandoci al 25 Dicembre, però, mi sento di poter dire che il punto di contatto fra le due visioni, inconciliabili, del "creato" è eclatante e concentrato proprio nella data cardine della Cristianità.
Immaginiamo i due schieramenti come due eserciti medievali da una parte i crociati e dall'altra gli eretici, ogni compagine ha il suo campione, casualmente nato proprio il 25 Dicembre.
Di Gesù sappiamo tutto, il più grande rivoluzionario della storia, uomo (anche per chi non dovesse credere) fonte di grandissima ispirazione, basterebbe seguirne l'esempio, anche spoglio da contenuti religiosi, per essere automaticamente una persona migliore ed un perfetto cristiano (anche non credendo, lo ripeto fino allo sfinimento)...il suo messaggio di rispetto, accoglienza, apertura, comprensione è il cardine di qualsiasi interazione sociale corretta, il paradigma dell'uomo "perfetto" che non necessita di tante strutture e vincoli per poter vivere in pace ed armonia con i suoi simili.
Quindi mi sento di dire che, prescindendo da tutto, Gesù è stato il più grande uomo della storia (sottolineo uomo per dare ancor più forza alla sua figura anche di fronte ai meno religiosi).
D'altra parte anche Isaac Newton è nato esattamente il 25 Dicembre ed ha iniziato a teorizzare le sue leggi nell'anno 1666, un triplice 6 che riporta a pentacoli, esoterismo e cose oscure.
Newton ricevette una formazione vicina a quella dei religiosi e doveva essere ordinato sacerdote anglicano, fu molto lontano dalla chiesa di Roma ma è stato l'uomo più vicino a capire il disegno originale del mondo.
E' singolare pensare che due mondi così distanti possano essere rappresentati da due figure nate lo stesso giorno, una emanazione stessa di Dio, l'altra sicuramente la più vicina a spiegarne l'operato, quindi non in conflitto fra loro, semplicemente provenienti da considerazioni di base diverse.
Lo stesso Newton non escludeva l'esistenza di una intelligenza originale, vista come un grande orologiaio che una volta data la carica all'universo si è limitata ad osservarne, in modo distaccato, l'evoluzione.
Allo stesso modo si può dire che Gesù, inteso come semplice uomo, veicolerebbe un messaggio positivo molto più potente di quello che ci viene insegnato fin da bambini, per dirla in modo banale e quasi blasfemo, è molto semplice essere buoni e bravi se si è i figli dell'essere più potente dell'universo sapendo che in ogni caso si starà in eterno in una posizione di grande prestigio anche dopo la morte.
Più difficile è avere poco, una vita, decidere di viverla in modo così rivoluzionario, dedicarla agli altri e morire per questo, senza certezze di una vita successiva.
A mio modo di vedere queste due figure dimostrano come Scienza e Religione giustifichino le vicendevoli esistenze, la Scienza rende la fede più forte ed allo stesso modo pensare in modo "relativista" agli insegnamenti religiosi ne amplifica il significato.
Il segreto è nella curiosità e nel rispetto.
Finchè si avrà curiosità e si avrà rispetto la convivenza non sarà mai un problema sia che si voglia festeggiare il Santo Natale o il Compleanno di Newton.

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